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U2ieTour Stoccolma 3: il racconto in diretta del concerto!

Tags: u2placetour, u2ietour, Globe Arena, Stockholm

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Via (@sgonzza8)

Le canzoni suonate in questa terza data a Stoccolma del 21 settembre 2015, dopo la setlist il nostro racconto scritto in diretta.

01. The Miracle (Of Joey Ramone)
02. Gloria
03. Vertigo
04. I Will Follow
05. Iris (Hold Me Close)
06. Cedarwood Road
07. Song For Someone
08. Sunday Bloody Sunday
09. Raised By Wolves
10. Until The End Of The World
Intermission con The Fly (Gavin Friday Remix)
11. Invisible
12. Even Better Than The Real Thing
13. Mysterious Ways
14. Elevation
15. The Sweetest Thing
16. Every Breaking Wave
17. October
18. Bullet The Blue Sky
19. Zooropa
20. Where The Streets Have No Name
21. Pride (In The Name Of Love)
22. With Or Without You
encore(s):
23. City Of Blinding Lights
24. Beautiful Day
25. Mother And Child Reunion / One

Ore 20.30: inizia lo show! Bono sale sul palco per la prima canzone "Miracle (Of Joey Ramone)". Bono cerca subito la risposta del pubblico svedese... si preannuncia una grande serata. Bono sembra in fortissima e incita subito The Edge a far risuonare quelle sei corde!
E si parte subito alla grandissima con la seconda canzone: "Gloria"! La band per ora sembra non risparmiarsi per niente, le note storiche di The Edge e il basso potente di Adam in questo frangente scaldano il cuore.
Bono chiama all'appello i suoi amici: The Edge, Adam Clayton... e grande sessione ritmica con Larry Mullen, una Gloria bella potente come non si sentiva da tempo!
Bono allunga il finale di Gloria con strofe e parole continue, sembra sempre più in forma il nostro carissimo Paul Hewson.
Nemmeno il tempo di continuare a sognare che parte l'onnipresente "Vertigo", in perfetto stile U2. Bono continua a gongolare "swinging" sulle note della sempre presente Vertigo... ma ormai le note volgono al termine e ci prepariamo per la quarta canzone...
Eccola qua... la più fantastica delle "I Will Follow"! Ritmo serrato per gli U2 questa sera, Bono in vocalità eccelsa non si risparmia in nessuna nota ormai. Ring those bells Edge, fai risuonare quelle note Edge, quelle note non invecchieranno mai.
Splendido snippet su "I Will Follow", canzone eterna per una band eterna. Bono ora ringrazia i presenti e parla dei problemi della sera precedente, scusandosi per il rinvio. Anche i poliziotti e la sicurezza rientrano tra i ringraziamenti di Bono e soci.
Bono riprende fiato, prima di dare il via alla sequenza che parte con "Iris (Hold Me Close)": this is for beautiful Iris, my mother.
E ora si vola via finalmente, hold me close, stringimi forte, stringiamoci forte a questa meravigliosa band, questo immenso regalo che tutti noi fan abbiamo ricevuto. I've got your life inside me. Liberate voi stessi per essere voi stessi dice Bono... e continua il suo canto lasciando posto al pubblico.
Arriva l'ora di un'altra grande canzone "Cedarwood Road". Pezzo dedicato alla via dove nacque Bono a Dublino, una via metafora di vita, di amicizie, di sofferenze... ma anche di cuore, di calore, di umanità.
Enorme potenza strumentale per un'enorme canzone, sempre più bella. Bono richiama The Edge che ripaga con un grandissimo assolo.
Termina una fantastica esibizione e ne comincia un'altra: "Song For Someone", quel someone non è altro che se stesso. Bono scrive per se stesso, a 16 anni, per salvare se stesso da quella Cedarwood Road (amore e odio). Il dolore della madre scomparsa lo farà diventare quello che è oggi: un grande.
Ci siamo, un pezzo stratosferisco per cui ormai abbiamo perso gli aggettivi "Sunday Bloody Sunday". In questo tour è in versione semi-acustica con un grande contro coro di The Edge... e mentre sotto scorrono le immagini di un'Irlanda massacrata dai Troubles i fan restano sempre più incantati da questa splendida scenografia di questo immenso megaschermo.
Sulle note suadenti di The Edge termina Sunday Bloody Sunday e parte la clamorosa e impressionante "Raised By Wolves". Il brano scivola via nonostante sia un pezzo durissimo e pesantissimo in termini di contenuti e scivola nell'eterna e stratosferica "Until The End Of The World". Potenza e controllo di The Edge per un'esibizione a cui ormai, pur essendo abituati, rimaniamo ogni volta senza parole... pazzesco, inconcepibile brano... Love Love Love.
Il pezzo termina con lo schermo che riporta le immagini confuse del muro di Berlino dopo la caduta e parte il brano di "intermission": The Fly (Gavin Friday Remix) mentre la band scende a cambiarsi prima della seconda parte dello spettacolo.
La band ritorna sul palco... ma nessuno riesce a vederla, eppure suonano, dove saranno? Eccoli lì, I'm Here I'm not "Invisible"! Sono dentro lo schermo ma non come immagini, in carne ed ossa. Non ci sono gli altri, ci siamo solo noi, solo noi fan di questa PAZZESCA band.
Finisce Invisible e parte un'altra canzone storica: "Even Better Than The Real Thing", sempre meglio della verità. I loro quattro faccioni sparati a tutto schermo!
Dammi un'altra chance e ti farò cantare, dice Bono... e noi ne diamo quante ne vuoi di chance caro Paul! Appena terminata "Even Better" e la band si sposta sul palchetto a fondo arena per la carichissima "Mysterious Ways". Chi salirà sul palco oggi?
La band continua il suo set acustico con "Elevation", una canzone un perché. Finita fortunatamente presto Elevation è l'ora di una canzone che Bono scrisse per farsi perdonare da sua moglie Ali: "The Sweetest Thing".
Sweetest Thing regala sempre un momento di serenità prima dell'esibizione strappacuore di "Every Breaking Wave".
In questo brano Bono da il meglio di se vocalmente parlando, intensissima interpretazione di un brano che è entrato ormai nei cuori di tutti i fan degli U2.
Scivoliamo lentamente in un brano da pelle d'oca mentre le immagini di Kobane scorrono nel megaschermo riprese da Gabriel Chaim nel mese di maggio 2015. October pezzo clamoroso.
Potente, corposa, immensa, enorme, grandissima "Bullet The Blue Sky"... il suono della chitarra di The Edge ricorda gli aeroplani che bombardano e la batteria di Larry picchia come le bombe mentre Bono da un megafono rivestito internamente con la bandiera USA canta filtrando la sua splendida voce.
Larry sembra rinato con questo brano, un'accelerazione di batteria pazzesca sul finale con un The Edge clamoroso a fare da collante a tutto. Bono sta "distruggendo" la Globe Arena dalla carica. Spiritato. Mani in Alto, these are U2.
Dopo Bullet The Blue Sky è la volta di "Zooropa", canzone che molti fan pensavano dimenticata ma che la band ha deciso di rispolverare e di mettere fissa in scaletta. Zooropa si lega bene alle immagini di October, un'Europa incapace di gestire il flusso di migranti, o meglio di rifugiati... ZOO-EUROPA. "I'm not dangerous, I'm in danger"
Dopo Zooropa è la volta della canzone di Dio: "Where The Streets Have No Name"". La Globe Arena è tinta di rosso... dove le strade non hanno nome.
Le lacrime sgorgano come un fiume in piena, un fiume che inonda valli e pianure dove le strade non hanno nome, laggiù, nell'Ovest più estremo dell'America, laggiù dove un albero solo venne fotografato con quattro vent'enni davanti.
Dopo aver asciugato le lacrime di gioia davanti a Streets ecco l'ora di un'altra canzone che ha fatto la storia degli U2: "Pride (In the name of love)" dedicata al grande Martin Luther King. Bono modifica la strofa di Pride e canta: "One boy washed up on an empty beach, one face you'll never miss" in riferimento al bimbo profugo trovato morto a fine agosto sulla spiaggia.
La GlobeArena tinta di blu e a seguire il cielo stellato di "With Or Without You" con il pubblico preso e partecipe nel cantare a squarciagola "OOOOOO".
Breve pausa prima del ritorno della band sul palco per le ultime canzoni finali dell'encore.
La band ritorna alla grande sul palco con "City Of Blinding Lights" che come sempre regala un momento nuovo e illuminante dello show prima di "Beautiful Day" che preannuncia la fine con l'intramontabile "One": we're one but we're not the same.

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Foto by (Maya Herman)

Ore 20.27: People Have The Power! La carica di Patty Smith pervade l'aria... mancano pochissimi secondi all'inizio dello show! Siete pronti?

Ore 20.15: La GlobeArena è quasi al completo, manca veramente poco all'inizio. Sarà un grandissimo show!

Ore 19.36: il parterre è quasi pieno. Piano piano si stanno riempiendo anche le tribune... per ora non si registrano particolari problemi agli ingressi se non una più lunga procedura di controlli alle singole persone.

Aggiornamenti precedenti

12006323_10207656674325476_2486837663969496362_n Cari fan a distanza di quasi 24h, siamo ancora in una situazione di stallo e di poca chiarezza su quanto successo ieri sera. Ciò che è trapelato è di difficile interpretazione, dapprima sembrava un problema di scan system, poi invece filtravano info confusionarie e senza concretezza tra loro. I tweet si susseguivano tra i fan all'interno e ciò che succedeva all'esterno, fattostà che il concerto alle 22.30 è stato rinviato a domani sera, come da annuncio in svedese.

A parte una piccola fetta, la maggior parte dei fan non svedesi chiederanno rimborso per il biglietto del 20 settembre o comunque non potranno essere presenti nella data rischedulata al 22, quindi è difficile allo stato attuale capire cosa succederà, cosa suonerà la band ma soprattutto, come si porrà la band di fronte a questo incredibile imprevisto.

Sarà molto importante l'atteggiamento degli U2, perché tra i fan increduli serpeggia scoramento e sensazioni di disarmo.

Dal pomeriggio a Stoccolma diluvia, ci avvisano i nostri placers presenti che non c'è nemmeno il piacere di un preconcerto rilassato e festoso, ma noi di U2place saremo presenti a partire dalle ore 20.30 si attende il rientro sul palco da parte della nostra band. Segui con noi la diretta, sul nostro forum o sulle nostre pagine Facebook e Twitter.

Ricordiamoci che siamo fan della più grande band al mondo, ma proprio in questi momenti devono ribadirlo con forza e con atteggiamenti concreti. Buon concerto a tutti!

Scritta da: Staff il 21/09/2015

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